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Finanziamenti agevolati alle PMI - Sabatini-bis

Dal 31 marzo 2014 le piccole-medie imprese possono presentare domanda per accedere a finanziamenti con contributi in conto interessi per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e investimenti “tecnologici”.

L’art. 2 del D.L. 21 giugno 2013, n. 69 (c.d. “decreto del fare”), convertito con la legge 9 agosto 2013, n. 98, prevede che le micro, piccole e medie imprese possono accedere a finanziamenti e a contributi a tasso agevolato per gli investimenti in beni strumentali nuovi, nonché per gli investimenti in hardware, in software ed in tecnologie digitali (c.d. “Sabatini-bis).

Il D.M. 27 novembre 2013 ha stabilito le disposizioni attuative e la circolare del Ministero dello Sviluppo Economico del 10.02.2014, n. 4567, ha precisato termini e modalità di presentazione delle domande.

Beneficiarie dell’agevolazione sono le micro, piccole e medie imprese (Pmi) ossia quelle imprese che (sommando anche i dati delle imprese collegate e/o associate) hanno meno di 250 dipendenti ed un fatturato annuo o un attivo di stato patrimoniale non superiori rispettivamente a 50 e 43 milioni di euro (dati risultanti dall’ultimo bilancio approvato prima della sottoscrizione della domanda di agevolazione).

Non possono accedere all’agevolazione le imprese in difficoltà ai sensi del Regolamento CE/800/2008 (ad es. una società che abbia perso più della metà del capitale sociale, di cui un quarto negli ultimi dodici mesi).

Sono finanziabili ai sensi della Sabatini-bis gli investimenti che riguardano l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, attrezzature industriali e commerciali, altri beni strumentali (es. quali mobili d’ufficio, autoveicoli, ecc.), hardware, software e tecnologie digitali, destinati a strutture produttive localizzate in Italia e di importo non inferiore a 500 euro, al netto dell’IVA. Sono compresi gli acquisti di impianti fotovoltaici funzionali allo svolgimento dell’attività d’impresa, laddove considerati beni mobili (cfr. nota informativa 7/2014). I beni acquistati ai sensi della Sabatini-bis devono riportare sull'originale di ogni fattura (di acconto e/o di saldo) la dicitura “Spesa di euro ... realizzata con il concorso delle provvidenze previste dall’art. 2, comma 5, del D.L. 21 giugno 2013, n. 69” e non possono essere ceduti nei tre anni successivi alla data di completamento dell’investimento.

Per l’operatività dell’agevolazione viene costituita presso la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. un plafond di risorse (pari a 2,5 miliardi di euro) che le banche, gli intermediari finanziari e le società di leasing, previa adesione alla convenzione del 14.02.2014 tra il Ministero dello sviluppo economico (Mise), Abi e Cdp, possono utilizzare per concedere, fino al 31.12.2016, finanziamenti alle Pmi, della durata di 5 anni, per coprire fino al 100% dell’investimento, da un minimo di 20.000 fino ad un massimo di 2.000.000 di euro (suddivisibili anche in più investimenti) per impresa beneficiaria.

Il finanziamento è agevolato in quanto: 

  • è riconosciuto un contributo in conto interessi in misura pari al 2,75% annuo; 
  • è prevista la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di Garanzia per le Pmi, fino all’80% del finanziamento bancario ottenuto, con priorità di accesso.

La domanda di agevolazione, da compilare in formato elettronico secondo lo schema disponibile sul sito www.mise.gov.it, sottoscritta con firma digitale dal legale rappresentante e dal presidente del collegio sindacale o, in mancanza, da un revisore legale dei conti, deve essere presentata via pec, prima dell’avvio dell’investimento, a partire dalle ore 9 del 31.03.3014, all’istituto finanziatore, allegando dichiarazione antimafia (in caso di investimento superiore a 150.000 euro) e, se la domanda non è firmata dal legale rappresentante, ma da un procuratore, copia della procura.